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Monte Joanaz: scopri la bellezza delle Prealpi Giulie

Ti trovi sul Monte Joanaz a 1167 metri sul livello del mare, una delle vette delle Prealpi Giulie incastonata nel comune di Torreano di Cividale!

L’ampio spazio aperto dove è situato il nostro alloggio offre l’opportunità di godere di molte ore di sole durante le tiepide giornate primaverili e di ammirare magnifici cieli stellati durante la notte. Il punto di forza della nostra nuova location è senza dubbio la vista mozzafiato a 360 gradi sull’intera regione: dalla pianura friulana alle maestose Alpi Giulie, dal mare fino alle dolci colline orientali.

Escursioni sul Monte Joanaz

Il Monte Joanaz è una meta molto frequentata dagli escursionisti ed appassionati di montagna.

Grazie alla nostra partnership con Komoot (sito che permette di pianificare le escursioni nella natura) abbiamo creato delle raccolte delle nostre escursioni preferite da fare a piedi oppure in bici.

In queste raccolte potrai trovare informazioni su lunghezza, tempo di percorrenza, dislivello, traccia gpx, tipo di terreno, livello di difficoltà e highlights (luoghi più amati dalla community di Komoot).

🚶→ Raccolta escursioni

🚲 → Raccolta tour in bicicletta

A questo link invece trovi tutte le escursioni possibili nel raggio di 10 km dal comune in cui ci troviamo.

Oltre ai consigli di Komoot ti suggeriamo anche questi percorsi:

Cascate di Preloh

Partendo dalla frazione di Masarolis nell’alta Val Chiarò, si percorre un sentiero ad anello alla scoperta delle magiche cascate del torrente Preloh che, poco distante da Masarolis, presenta un animo esuberante creando una serie di cascate scolpite negli strati rocciosi del Flysch. L’escursione si snoda lungo circa 4.5 km ed è adatta anche ai bambini.

Monte Craguenza

Dalla frazione di Masarolis si procede fino a località Tamoris dove si può lasciare l’auto in corrispondenza di una strada sterrata. Si procede fino a raggiungere il primo tornante dove si imbocca il sentiero CAI 752 che sale verso la cima a quota 947 m slm. Da qui si gode di una vista spettacolare sulle Valli del Natisone, sulla pianura friulana e verso nord sulle Alpi Giulie.

Sentiero delle Streghe, delle Agane e dei Folletti

Percorsi molto suggestivi e ben segnalati accomunati dallo stesso punto di partenza: il centro di Subît di Attimis.

Il sentiero dei Folletti è dedicato alle erbe medicinali ed è contraddistinto da segnavia di colore ROSSO. Lungo il percorso troverai alcune tabelle esplicative che narrano le proprietà e i benefici delle erbe.

Il sentiero delle Agane invece è contraddistinto da segnavia di colore VERDE che spiegano la flora locale. Si raggiunge anche il punto più elevato dell’escursione da cui si ammira uno splendido paesaggio sulle montagne circostanti.

Il sentiero delle streghe infine, contraddistinto da segnavia di colore NERO, è dedicato alle erbe tossiche.

Sentiero dei castelli

Partendo dal parcheggio antistante la chiesa di Attimis ci si inerpica tra alberi e rocce per raggiungere dapprima il castello Inferiore e poi il castello Superiore di Attimis. Il sentiero prosegue alla volta del Castello di Partistagno, caratterizzato da un imponente torrione. Da qui si prosegue lungo una strada di ciottoli verso i castelli di Cucagna e di Zucco situati nel comune di Faedis. Si tratta di un percorso di circa 10 km totali che ti riporterà indietro nel tempo all’epoca medievale.

Escursione alle cascate gemelle

Breve ma suggestiva passeggiata nel bosco che conduce ad una radura da cui si diramano numerose cascatelle. Si parte dalla strada che da Faedis conduce a Canebola con la possibilità di lasciare l’auto in un comodo parcheggio nelle vicinanze.

Escursioni in bici

Bocchetta Sant’Antonio

Questo luogo panoramico è raggiungibile sia in auto sia in bicicletta da Faedis e rappresenta un punto di partenza per numerosi sentieri. Oltre all’aspetto paesaggistico va menzionato anche quello storico: sulla facciata della cappella infatti si trova una lapide commemorativa di un soldato che perse la vita durante la Grande Guerra.

Madonnina del Monte Carnizza

Si tratta di un’altra meta per gli appassionati delle due ruote. Ribattezzata anche come Cima Porzus dopo il passaggio del Giro d’Italia del 2016 è un luogo ideale per il relax e per l’attività all’aria aperta con una vista spettacolare sulla pianura sottostante, dal golfo di Trieste fino alla punta dell’Istria, dalle vette del Piancavallo a quelle delle Prealpi e Alpi Giulie. È accessibile sia dalla strada che parte da Attimis e procede verso Porzus sia da Faedis passando per Canebola e la sopra citata Bocchetta di Sant’Antonio.

In cerca di adrenalina?

Se pratichi voli con il parapendio ti segnaliamo la presenza di una piccola postazione di lancio nella vicina Porzus. Si raggiunge dalla piazza del paese seguendo le indicazioni verso Pian del Celò attraverso una strada sterrata. Se sei un amante del parapendio ti consigliamo questa ottima postazione dove troverai le correnti favorevoli per un perfetto decollo.

Cosa visitare?

Villa Maisano

La villa si trova sulla sommità di una collina poco distante dal borgo di Togliano nel comune di Torreano di Cividale e si compone di due nuclei: il primo costituito da una torre quadrata e dal basamento dell’attuale abitazione signorile, ambedue antecedenti al XVI secolo. Il secondo nucleo invece corrisponde alla villa fatta costruire nel 1587 dal provveditore Pietro Della Torre per il soggiorno estivo.

Malghe di Porzus

Porzus è drammaticamente nota per l’Eccidio delle Malghe di Porzus. Qui infatti furono brutalmente uccisi 17 componenti della Brigata Osoppo da parte di alcuni partigiani appartenenti al Partito Comunista Italiano. Il 7 febbraio 1945, un gruppo di partigiani comunisti appartenenti ai GAP capeggiati da Mario Toffanin (Giacca) raggiunse il comando della Gruppo delle Brigate Est della Divisione partigiana Osoppo situato presso le malghe di Porzûs con l’obiettivo di arrestare e fucilare i membri. Nel 1954, durante il Processo di Lucca, venne emessa la sentenza che condannava i 36 responsabili dell’eccidio a 777 anni complessivi di carcere. I condannati vennero poi liberati in seguito a varie amnistie, l’ultima delle quali avvenuta il 15 maggio 1973. L’episodio di Porzus fu uno dei più controversi e tragici della Resistenza Italiana, tanto da essere ancora argomento di discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi immediati e prospettici del PCI in quegli anni.

Cividale del Friuli

Fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii da cui deriva il nome Friuli, nel 568 d.C. Cividale divenne sede del primo ducato longobardo in Italia e in seguito per diversi secoli residenza dei Patriarchi di Aquileia. La città infatti conserva significative testimonianze longobarde, prima fra tutte il Tempietto Longobardo, una delle più straordinarie e misteriose architetture alto-medievali occidentali. Altri tesori sono custoditi nei due musei cittadini: l’altare fatto costruire dal duca Ratchis e il battistero visibili entrambi nel prezioso Museo Cristiano del Duomo mentre il Museo Archeologico Nazionale espone i corredi delle necropoli longobarde. Questo patrimonio artistico e storico è stato riconosciuto dall’UNESCO. Altro simbolo della città è il Ponte del Diavolo, costruito in pietra a partire dal 1442 al fine di collegare le due sponde del fiume Natisone. Il suo nome deriva dalla leggenda popolare secondo cui i cividalesi avrebbero chiesto aiuto per costruire il ponte al diavolo il quale in cambio avrebbe preteso l’anima della prima creatura che fosse passata sul ponte. Accettato il patto, in una sola notte il Diavolo eresse il ponte ma la mattina seguente i cittadini fecero passare sul ponte un animale. Pare che in alcuni periodi dell’anno qualcuno abbia udito rumori simili ai lamenti degli animali stessi provenienti dal letto del fiume. Il Diavolo così beffato dovette accontentarsi dell’anima dell’animale, lasciando per sempre in pace i cividalesi.

Cividale è tra le città storiche più importanti della regione e merita una visita non solo per i numerosi siti storici ma anche per assaggiare le sue eccellenze gastronomiche, in primis la gubana, un dolce le cui origini risalgono al 1409 e composto da noci, uvetta, pinoli e scorza di limone.

Apprezzare i sapori del territorio

Agriturismo Zaro

Punto forte dell’azienda Agricola Multifunzionale è sicuramente la coltivazione e produzione biologica di ortaggi ed erbe selvatiche ed officinali che vengono poi usati come ingredienti di deliziosi piatti. La cucina infatti propone un menù principalmente vegetariano con una proposta limitata di piatti a base di carne di cervo in alcuni periodi dell’anno. Un vasto parco con diversi giochi per bambini e il percorso natura di circa 13 km che si snoda intorno alla stessa azienda rendono l’Agriturismo Zaro un'isola felice per i più piccoli, per i quali vengono organizzati laboratori didattici di “percorsi crescita”. L’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, consapevole e connesso con la natura viene perseguito attraverso l’attività agrituristica sia tramite la cucina sia tramite laboratori e percorsi esperienziali ed eventi.

Agriturismo al Vecjo Mulin

In un ambiente rustico e familiare, la cucina offre pietanze della tradizione locale preparate con cura e qualità. Molti piatti vengono fatti in casa e con prodotti di stagione; ottimi anche i piatti di selvaggina 🦌.

Locanda da Menia

Situata nel cuore della pittoresca Val Chiarò, la cucina propone i piatti della tradizione friulana immersi in un ambiente ospitale e familiare. Tra le prelibatezze della locanda non si possono non citare il frico, la frittata alle erbe, il salame con aceto e cipolla, muset e brovada, nonché le carni di selvaggina cucinate seguendo le antiche ricette tramandate per generazioni secondo la tradizione culinaria locale.

Azienda Agricola Guerra

Nel cuore dei Colli Orientali, poco distante da Cividale, l’azienda vitivinicola coltiva circa 10 ettari di viti. La zona è particolarmente adatta alla coltivazione dei grandi classici della tradizione friulana tra cui il Friulano, la Malvasia, la Ribolla Gialla, il Picolit, il Refosco, conosciuti ed apprezzati anche all’estero per i loro bouquet intriganti e unici.

Birrificio Gjulia & Wine Shop Alturis

Cereali di produzione propria, lavoro manuale e capacità imprenditoriale forte di un sapere tramandato da generazioni rendono la Birreria Agricola Gjulia a San Pietro al Natisone una conferma di autenticità e ritorno alla terra. È qui che la lavorazione artigianale incontra la sensibilità dei palati contemporanei dando vita a birre dal sapore unico. L’azienda produce anche una vasta selezione di ottimi vini: dai bianchi autoctoni (Friulano, Ribolla Gialla) ai grandi classici, dai rossi autoctoni e classici (Refosco, Cabernet Franc, Pinot Nero) alle grandi eccellenze (Rosato, Verduzzo e Prosecco).

Gubane Vogrig

Dal 1963 la pasticceria prepara con passione e ingredienti di qualità i prodotti simbolo della tradizione dolciaria della regione. Nel punto vendita troverai la famosa gubana, il dolce delle Valli del Natisone ripieno di noci, nocciole, pinoli, uva passa e scorza di limone, gli Struky, morbidi pasticcini con lo stesso ripieno della gubana e molto altro ancora.

Un luogo unico per ricaricare le energie

Immergersi nella Natura e ascoltare i suoi suoni è il modo migliore per rigenerare corpo e mente e vivere a pieno l’esperienza alla base del progetto Friland.

Solo qui sul Monte Joanaz potrai:

  • dormire sulla cima di una delle vette delle Prealpi Giulie ⛰️
  • goderti il tramonto da un punto di vista privilegiato dalla finestra Friland
  • degustare ottimi piatti preparati con ingredienti biologici all’agriturismo Zaro
  • passeggiare tra le vie di Cividale del Friuli e assaggiare la gubana 🍰
  • percorrere sentieri immersi nel silenzio dei boschi
  • pedalare tra le strade che hanno segnato una tappa del Giro d’Italia 🚴🏻
  • immortalare incantevoli panorami dalla cima del Monte Joanaz 📸 🏞️
  • osservare la volta celeste da un punto di vista privilegiato
  • passeggiare lungo il fiume Natisone e fare un bagno rigenerante
  • avvistare lepri e caprioli che passano nel bosco antistante Friland 🦌🐾

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