Camminare a piedi nudi è un gesto semplice, naturale, quasi istintivo.
Eppure, nella vita quotidiana, siamo costantemente separati dal suolo da strati di gomma e tessuti sintetici che limitano il contatto diretto con la terra.
Il barefoot walking, ovvero il camminare scalzi su superfici naturali, è una pratica sempre più diffusa tra chi cerca un modo per riconnettersi con l’ambiente e riscoprire le sensazioni che derivano dal contatto fisico con la natura.
Diventa così per molte persone un modo per tornare a una dimensione più autentica della vita, un vero e proprio strumento per rallentare, ascoltare il proprio corpo e riscoprire un senso di libertà profonda.
Cos’è il barefoot walking e perché fa bene
Il barefoot walking (chiamato anche semplicemente barefooting) è la pratica di camminare a piedi nudi su superfici naturali come erba, sabbia, muschio o terra battuta.
Non è solo un’abitudine legata al benessere fisico, ma un vero e proprio stile di vita che favorisce il grounding (o earthing), ovvero il contatto diretto con la terra per riconnettersi con sé stessi e la natura, per assorbirne l’energia e riequilibrare il corpo.
Questa pratica ha origini antiche: per millenni, gli esseri umani hanno camminato scalzi.
Solo con l’avvento delle calzature moderne, spesso rigide e poco ergonomiche, abbiamo perso questo contatto essenziale.
Secondo uno studio pubblicato sul National Library of Medicine, il barefoot walking aiuta a:
- migliorare l’equilibrio e la stabilità, stimolando la muscolatura del piede e della caviglia;
- ridurre lo stress e l’ansia, grazie al contatto diretto con il suolo che favorisce il rilassamento del sistema nervoso;
- correggere la postura, distribuendo meglio il peso corporeo e riducendo tensioni muscolari;
- migliorare la circolazione sanguigna, evitando la compressione data dalle scarpe e favorendo un appoggio più naturale del piede.
Camminare scalzi permette quindi di riscoprire una sensibilità dimenticata, facendo lavorare il piede in modo più naturale e armonioso.
Il barefooting, inoltre, si integra perfettamente con i principi dell’ecoturismo e del turismo slow, in quanto promuove un contatto diretto con la natura, invita a rallentare e a vivere ogni passo con consapevolezza, rispettando l’ambiente e i suoi ritmi.
Come praticare il barefoot walking in sicurezza
Anche se camminare a piedi nudi è un gesto istintivo, molti di noi hanno perso l’abitudine a farlo e il passaggio può richiedere un po’ di adattamento.
È importante iniziare gradualmente e scegliere superfici sicure per evitare fastidi o infortuni.
Ecco alcuni consigli per praticare il barefoot walking senza rischi:

- inizia su superfici morbide, come prati, muschio o sabbia, per abituare la pianta del piede al contatto diretto con il suolo;
- presta attenzione al terreno, controllando che non ci siano pietre taglienti, vetri o insetti che potrebbero causare disagi;
- procedi per gradi, iniziando con sessioni brevi di 10-15 minuti al giorno per evitare fastidi muscolari;
- ascolta le sensazioni del tuo corpo, lasciando che il piede si adatti naturalmente senza forzare la camminata;
- alternare con scarpe minimaliste può essere utile se non si è ancora abituati a camminare a piedi nudi su superfici più dure.
L’obiettivo non è solo camminare senza scarpe, ma farlo con consapevolezza, riscoprendo le sensazioni di ogni passo e permettendo al piede di lavorare in modo naturale.
Dove fare barefooting

Il barefoot walking può essere praticato ovunque, ma alcune superfici offrono un’esperienza più piacevole e benefica.
Ecco alcuni luoghi perfetti per riscoprire il contatto con la terra:
- spiagge sabbiose – il terreno morbido e uniforme della sabbia è ideale per iniziare. Camminare lungo la battigia permette di rafforzare i muscoli del piede e rilassarsi con il suono delle onde;
- boschi e foreste – il muschio soffice, le foglie secche e la terra umida creano una superficie accogliente e stimolante per la pianta del piede;
- prati erbosi – camminare sull’erba fresca, soprattutto al mattino con la rugiada, offre una sensazione di leggerezza e connessione con la natura;
- sentieri in terra battuta – percorsi sterrati con superfici lisce sono perfetti per abituarsi gradualmente al barefoot walking senza sollecitare troppo il piede.
Ogni superficie offre una sensazione diversa: la sabbia è rilassante, l’erba è fresca e morbida, mentre la terra battuta offre un massaggio naturale alla pianta del piede.
L’importante è esplorare con curiosità e senza fretta, lasciando che ogni passo diventi un’esperienza sensoriale unica.
Barefoot walking e benessere olistico: benefici fisici e mentali
Per chi lo pratica, il barefoot walking non è solo un’attività fisica, ma anche un’esperienza di benessere olistico che coinvolge corpo e mente. Camminare scalzi aiuta a ridurre lo stress e ritrovare un senso di libertà interiore, come affermato in questo articolo.
Inoltre questa pratica è strettamente legata alla mindfulness: camminare senza scarpe permette di focalizzarsi sul presente, percependo ogni dettaglio del terreno e lasciando andare le tensioni.
Secondo gli studi citati prima, chi pratica barefoot walking regolarmente sperimenta:
- una maggiore connessione con la natura, che aiuta a rilassare la mente e migliorare l’umore;
- una riduzione delle tensioni muscolari, grazie a un appoggio più naturale del piede;
- una sensazione di libertà e benessere, derivante dalla semplicità di camminare senza barriere tra sé e l’ambiente.
Camminare a piedi nudi diventa così un rituale di riequilibrio, perfetto per chi cerca un’esperienza più profonda di benessere fisico e mentale.
Friland: immergiti nella natura
Se vuoi sperimentare il barefoot walking in un ambiente incontaminato, in Friland trovi il contesto perfetto per riconnetterti con la natura. Immersi nel verde, lontani dal rumore e dalle interferenze della vita quotidiana, gli alloggi di Friland ti permettono di vivere questa esperienza.