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Slow Tourism: alla scoperta del “turismo lento”

Dimenticate programmi fitti, orari che si incastrano come il tetris e infinite checklist: oggi parliamo di slow tourism e di come approcciarsi al turismo lento possa essere la soluzione alla frenesia odierna, che ci segue anche in vacanza. Cosa si intende, quali sono i suoi benefici e perché sceglierlo. Preparatevi ad entrare in un mondo che assapora ogni minuto.

Cosa significa Slow Tourism

La definizione di turismo lento non esiste, o meglio si tratta di un concetto ampio difficilmente racchiudibile in una sola frase. Prende il suo nome e la sua ragion d’essere in relazione al fenomeno Slow Food, fondato nel 1986 da Carlo Petrini, movimento nato in contrapposizione alla crescita esponenziale dei fast food nel nostro paese. Quello che Slow Food fa per il cibo, lo Slow Tourism lo fa per il turismo. Si propone infatti come alternativa a quel turismo di massa, insostenibile e frenetico, che caratterizza l’era moderna.

Assaporare ogni momento

Nelle fondamenta del turismo lento troviamo proprio… la lentezza. Questo tipo di turismo si basa infatti su un approccio alla vacanza, e al viaggio, che ne assapora ogni parte: spostamenti, tappe e panorami e che vive tutto in modo consapevole.

Scegliere mete originali

Un altro punto fondamentale sono le mete. Al bando le grandi città, le mete turistiche super-cliccate e porte aperte a piccoli gioielli naturali, borghi e città meno note. Oltre ad incentivare una distribuzione più sostenibile dei turisti, in questo modo si può entrare in contatto con realtà poco conosciute e contribuire al loro sviluppo.

Farlo sostenibile

Una caratteristica intrinseca del turismo slow è quella di avere sempre un occhio di riguardo per la sostenibilità, organizzando quindi itinerari a basso impatto, preferendo ambienti naturali alle attrazioni turistiche.

Slow Tourism e Ecoturismo: le differenze

Abbiamo già parlato di Ecoturismo che con il turismo lento ha diverse caratteristiche in comune, qual è quindi la vera differenza tra i due?

Mentre l’ecoturismo trova la sua ragion d’essere nell’attenzione ambientale e la promozione della natura, il turismo lento ha come fondamento quello di assaporare l’esperienza. Si tratta quindi di una differenza nelle caratteristiche fondanti. Ciò detto, le due tipologie di viaggio spesso si incontrano in un basso impatto ambientale e una scelta comune di tipologie di soggiorni.

Benefici del Turismo Slow

Perché scegliere il turismo slow per le proprie vacanze quindi? Quali sono i vantaggi e i benefici di questa pratica? Vediamoli nello specifico concentrandoci sui 3 attori principali: chi viaggia, le comunità locali e il pianeta!

Per il benessere di chi viaggia

L’approccio a questo modo di viaggiare e vivere la propria vacanza ha in primis dei benefici per chi viaggia. Questi sono relativi all’approccio, che diventa attento all’esperienza totale invece che performativo su “tutte le cose da fare”. Questo permette un relax non solo fisico, ma anche mentale. Qualora si scelga un soggiorno nella natura si può anche andare incontro al 3 day effect di cui abbiamo scritto qui. Parallelamente si parla anche di arricchimento culturale, grazie alla scoperta di mete poco conosciute ma spesso molto ricche di storia, bellezze naturali o architettoniche.

Per le comunità locali

Questo tipo di turismo, proprio come Slow Food fa per il cibo, incentiva la scoperta di piccoli gioielli custoditi dalle comunità locali. Approcciarsi a queste mete può significare dare a questi luoghi maggiori possibilità di crescita grazie all’introito turistico, un aiuto concreto grazie ad azioni di volontariato o partecipazione attiva ma anche, semplicemente, conoscenza da parte di più persone.

Per il pianeta

Quando si viaggia lentamente il pianeta ringrazia. Come abbiamo detto precedentemente, il turismo slow presenta intrinsecamente una particolare attenzione all’ambiente. Fa questo a partire dai mezzi di trasporto, vengono infatti incentivate metodologie a basso impatto ambientale. Inoltre, una migliore distribuzione delle mete permette di gestire meglio il flusso dei turisti in alcune aree, che potrebbero essere particolarmente provate da un turismo di massa.

Esempi di Slow Tourism

Ma cosa vuol dire quindi fare slow tourism? Diamo un'occhiata ad alcuni possibili esempi di turismo lento:

Turismo enogastronomico

Spostarsi per godersi non solo il viaggio, ma i sapori di una terra. Che sia vicino o lontano da casa il turismo enogastronomico è uno di quelli più in voga al momento e che convince moltissimi Italiani a partire ogni anno.

Volontariato

Spostarsi per supportare azioni di volontariato rientra nella definizione di turismo lento. Questo perché fa vivere la propria permanenza con una consapevolezza e intenzione mentale diversa.

Turismo nella natura (trekking, escursioni…)

Triplice beneficio: ambientale, mentale e fisico. Le escursioni possono legare il mondo dell’ambiente con quello personale in modo concreto e diretto. Il ritmo del proprio soggiorno in questo caso poi viene dettato dalla natura.

Cicloturismo o Cammini

Il cicloturismo o il turismo dei cammini (religiosi o meno) ha ormai un suo spazio radicato nella cultura e la mente di molti italiani. Anche in questi casi si collegano viaggi a bassissimo impatto con un coinvolgimento fisico e mentale capace di portare benefici duraturi.

Vuoi iniziare a praticare il turismo Slow? Ecco 4+1 consigli!

È tempo di vacanze! Perché non farle slow? 4+1 consigli per iniziare a pensare a delle ferie lente:

1. Dì basta ai programmi super dettagliati

Goditi il viaggio tanto quanto la meta e, una volta lì, non farti prendere dalla FOMO (Fear of missing out). Vivi mattine lente e serate lunghe, meglio se in compagnia.

2. Non checklist ma esperienze

Pensa alle esperienze, ma soprattutto alle sensazioni che vuoi vivere e imposta il tuo viaggio per raggiungerle. E ricorda che in questo caso “less is more”.

3. Occhio alla sostenibilità

Scegli mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, valuta la tua meta in modo che la tua permanenza sia sostenibile e metti sempre in pratica buone norme antispreco, adatte a minimizzare la tua impronta sulla natura.

4. Inizia in piccolo e scopri il tuo territorio

Il primo passo potrebbe essere impratichirsi nel turismo slow vicino a casa propria. Riscoprire il territorio può essere un ottimo ingresso in questo mondo.

BONUS

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