Ci sono luoghi immersi nella natura che, appena li attraversi, iniziano a parlarti.
È una sensazione profonda, quasi istintiva, come se quel paesaggio sapesse accoglierti senza parole. Questo stato di benessere ha un nome: silvoterapia.
Si tratta di una pratica antica nella sua intuizione e semplice nel gesto: entrare in relazione con gli alberi, camminare tra di loro e lasciarsi avvolgere dalla natura.
Nell’era della velocità e del “tutto e subito” concedersi il tempo per ascoltare il vento tra le foglie, per sedersi accanto a un tronco o seguire un sentiero senza fretta, diventa un atto di cura: un modo per ritrovare qualcosa che non è andato perso, ma soltanto dimenticato.
Cos’è la silvoterapia
La silvoterapia è la pratica di trascorrere del tempo nei boschi per ritrovare equilibrio fisico ed emotivo.
Il termine viene dal latino silva (foresta, appunto) e si lega a rituali antichi in cui l’uomo si riconosceva parte di un ecosistema vivo.
La sua forma più nota è lo Shinrin Yoku, il “bagno nella foresta” nato in Giappone, considerabile come un incontro intenzionale con il bosco: un momento dedicato all’osservazione, all’ascolto e al vivere nel presente, non solo una semplice passeggiata nella natura.
Perché stare nel bosco fa bene
Il bosco è un ecosistema complesso, fatto di relazioni sottili ma profonde, i cui elementi contribuiscono a generare un senso di benessere che non è soltanto percezione, ma un elemento effettivamente misurabile.
Secondo uno studio del Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica di Tokyo, trascorrere anche solo poche ore in un ambiente naturale può ridurre i livelli di cortisolo (l’ormai noto “ormone dello stress”), migliorare la frequenza cardiaca e stimolare l’attività del sistema immunitario.
Un altro studio successivo, sempre condotto dal Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica di Tokyo, dimostra che l’esposizione ai fitoncidi, monoterpeni del legno degli alberi, abbassa la pressione arteriosa e migliora l’umore, riducendo l’ansia e favorendo una maggiore chiarezza mentale.
Tra i benefici più citati in questi studi ricordiamo:
- il miglioramento della qualità del sonno;
- una maggiore energia vitale e concentrazione;
- la sensazione di ricaricarsi di energia positiva, dopo una giornata trascorsa tra gli alberi.
Come praticare la silvoterapia

Non serve andare lontano per sentirsi parte di questo equilibrio naturale, come non servono regole complesse, preparazione o attrezzature particolari: per praticare la silvoterapia è sufficiente vivere la natura in maniera più consapevole.
Ecco alcune indicazioni semplici per iniziare:
- cammina lentamente, senza la fretta di arrivare, lasciando decidere al bosco il tuo ritmo;
- fai delle pause per ascoltare i suoni della natura;
- appoggia la mano sulla corteccia di un albero, chiudi gli occhi e percepisci la temperatura, la consistenza e il profumo del legno;
- se ti va, prova ad abbracciare un albero, molte persone riferiscono una sensazione di rilassamento profondo e una connessione che le rasserena. Questo gesto è riconosciuto anche in diverse tradizioni come una forma di ascolto e scambio di energia;
- concediti qualche minuto per respirare lentamente.
Quando la natura diventa presenza
Quando si sta in mezzo alla natura, la percezione del tempo cambia: il paesaggio smette di essere sfondo e diventa presenza viva.
E nel suo silenzio, anche la mente trova una dimensione più calma.
È come se il bosco in questi casi avesse la capacità di ricordarci che non serve essere altrove per sentirsi bene, se non il posto in cui effettivamente viviamo tutti giorni: dentro di noi.
Silvoterapia e turismo consapevole
Anche la silvoterapia si inserisce naturalmente nelle forme di turismo consapevole, insieme al turismo esperienziale, all’ecoturismo e al turismo rigenerativo.
È, infatti, una forma di turismo che privilegia la lentezza, la relazione con l’ambiente e l’attenzione ai dettagli.
Sempre più persone scoprono che un viaggio nella natura incontaminata è un bisogno profondo, ancestrale, quasi custodito nei ricordi di un passato ormai lontano. Stare tra gli alberi diventa, quindi, un gesto che porta equilibrio e ogni incontro con il bosco diventa un piccolo rito di consapevolezza.
Quando si vive questo tipo di relazione con la natura, si desiderano sempre di più i luoghi che sono capaci di custodirla, preservarla e offrirla nella sua totale purezza.
Friland, dove la natura diventa casa

Nelle casette Friland, la natura non è un ornamento, ma diventa realmente il cuore dell’esperienza.
Le case nel bosco sono pensate per chi cerca un rifugio essenziale in cui il paesaggio entra dalla finestra e ti rende parte integrante di questo ecosistema.
Qui la silvoterapia accade senza bisogno di programmi: basta aprire la porta, fare pochi passi e lasciarsi accogliere dal suono della natura.
Che si scelga di restare seduti a leggere, di praticare il journaling, di camminare scalzi tra le foglie o di abbracciare gli alberi, ogni gesto diventa un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Scopri le destinazioni Friland!




