Turismo e sostenibilità: un nuovo modo di viaggiare

turismo e sostenibilità

Viaggiare non è solo una questione di destinazioni, ma anche di come e perché ci si sposta. Il turismo sostenibile sta diventando un fattore di scelta decisivo nelle mete, perché consente di scoprire il mondo senza danneggiare l’ambiente e rispettando le comunità locali.

Vi è mai capitato di tornare a visitare un posto che avete amato da piccoli e trovarlo completamente cambiato e rovinato?

Questo perché il turismo di massa, nel corso degli ultimi anni, ha lasciato un’impronta pesante sui territori, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Il turismo sostenibile si presenta, invece, come un’alternativa responsabile, offrendo esperienze più intime e rispettose del territorio.

Ma cosa significa davvero viaggiare in modo sostenibile? E quali sono le nuove tendenze che stanno trasformando il concetto stesso di turismo? Vediamole insieme.

Cos’è il turismo sostenibile e perché è importante

Il turismo sostenibile è un approccio al viaggio che mira a minimizzare gli impatti negativi sul territorio, sulla cultura e sull’ambiente, garantendo allo stesso tempo benefici economici per le comunità locali.

Questa modalità di viaggio si basa su tre pilastri fondamentali:

  • sostenibilità ambientale, per ridurre l’inquinamento, proteggere la biodiversità e limitare l’impatto umano sugli ecosistemi naturali;
  • sostenibilità economica, per promuovere il turismo locale e le economie circolari, evitando che le risorse vengano monopolizzate da grandi gruppi internazionali;
  • sostenibilità sociale e culturale, per rispettare le tradizioni locali, supportare le comunità e favorire un turismo più consapevole e meno invasivo.

Viaggiare in modo sostenibile non significa necessariamente rinunciare al comfort, ma adottare abitudini più consapevoli, per migliorare l’esperienza di viaggio e mantenere un atteggiamento più rispettoso nei confronti dei luoghi visitati.

Quando si è iniziato a parlare di turismo sostenibile?

Il concetto di turismo sostenibile ha iniziato a emergere negli anni ‘70, quando si è presa coscienza degli effetti negativi del turismo di massa su ecosistemi fragili e comunità locali. 

È solo negli anni ’90, però, che il termine ha acquisito una definizione più chiara, grazie al contributo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), che ha posto l’accento sull’importanza di uno sviluppo turistico capace di soddisfare i bisogni di chi viaggia e delle destinazioni, senza compromettere le risorse per le generazioni future.

Negli anni 2000, con il crescente allarme per il cambiamento climatico, il turismo sostenibile è diventato un tema centrale nelle politiche ambientali internazionali, portando alla nascita di certificazioni eco-friendly, iniziative per il turismo responsabile e una maggiore attenzione verso esperienze a basso impatto.

Oggi, il turismo sostenibile non è più un piccolo mercato, ma un’esigenza sempre più richiesta. La pandemia ha accelerato questo cambiamento, portando molte persone a riscoprire il valore del turismo di prossimità, della natura e delle esperienze autentiche, lontane dal turismo di massa.

Le nuove tendenze del turismo sostenibile

turismo sostenibile e responsabile

Negli ultimi anni, il concetto di turismo sostenibile si è evoluto, abbracciando nuove tendenze che lo rendono sempre più accessibile e diffuso.

Le tendenze attuali si concentrano principalmente su:

  • strutture ecofriendly e turismo esperienziale;
  • turismo lento e viaggi di prossimità;
  • turismo consapevole e coinvolgimento attivo;
  • turismo rigenerativo.

Strutture eco-friendly e turismo esperienziale

Sempre più persone scelgono alloggi che rispettano l’ambiente, come case nel bosco, tiny house, agriturismi biologici e hotel a energia rinnovabile. La riduzione dei consumi, l’integrazione con il territorio e l’uso di materiali naturali rendono il soggiorno più equilibrato e consapevole.

Allo stesso tempo vivere la natura permette di risintonizzarsi con i ritmi naturali, svegliandosi con la luce del giorno, ascoltando il suono del vento tra gli alberi e godendo del silenzio interrotto solo dai suoni del bosco. 

Il contatto con ambienti autentici favorisce una connessione più profonda con il luogo, rendendo ogni momento un’occasione per rallentare e percepire la realtà con maggiore intensità.

Il turismo esperienziale nasce proprio da questa necessità di vivere il viaggio con tutti i sensi, senza limitarsi alla visita di una destinazione. 

Il piacere di una passeggiata tra sentieri immersi nel verde, la scoperta di essenze aromatiche locali, il contatto con materiali naturali come il legno e la terra: tutto diventa un’opportunità per osservare, ascoltare e percepire con maggiore consapevolezza.

turismo sostenibile Italia

Turismo lento e viaggi di prossimità


Viaggiare senza fretta, evitando voli a lunga percorrenza e scegliendo mete meno affollate, permette di ridurre l’impronta di carbonio e godere più a fondo del viaggio.

Abbracciare la filosofia del turismo slow significa scegliere un modo di viaggiare più lento, privilegiando la calma e l’immersione nei luoghi. Spostarsi a piedi, in bicicletta o con mezzi sostenibili permette di vivere ogni esperienza con maggiore consapevolezza, entrando in sintonia con il territorio e i suoi ritmi naturali.

Sperimentare attività immersive nella natura permette, dunque, di rallentare, ascoltare il proprio corpo e riscoprire una connessione autentica con l’ambiente circostante. 

Tra le esperienze più rigeneranti possiamo menzionare:

  • il forest bathing (Shinrin-Yoku), una pratica giapponese che invita a immergersi nella foresta per assorbire i benefici della natura;
  • il barefoot walking, ovvero camminare a piedi nudi su erba, sabbia o muschio; 
  • le escursioni lente, un modo di camminare senza fretta, lasciandosi guidare dal respiro e dalle sensazioni corporee per liberare la mente e vivere il movimento in modo più consapevole;
  • il mindful walking, un’esperienza di cammino meditativo in cui ogni passo diventa un’occasione per focalizzarsi sul presente, osservando l’ambiente e lasciandosi avvolgere dai suoni della natura;
  • lo yoga e la meditazione nella natura.

Turismo rigenerativo

Una delle tendenze emergenti è quella del turismo rigenerativo, un approccio che va oltre la semplice conservazione dell’ambiente e delle comunità locali, che punta a migliorare attivamente i territori visitati.

Questo concetto si basa sull’idea che il turismo possa essere uno strumento per restituire valore ai luoghi, contribuendo attivamente alla loro crescita. 

Chi sceglie questo tipo di esperienza non si limita a minimizzare i danni, ma partecipa ad attività che aiutano a ripristinare gli ecosistemi, sostenere le comunità locali e preservare il patrimonio culturale.

Il turismo rigenerativo può tradursi in azioni concrete, come: 

  • il supporto a progetti di riforestazione;
  • la partecipazione a iniziative di recupero ambientale;
  • il contributo a programmi educativi e sociali. 

Anche la semplice scelta di strutture che investono nel territorio e in pratiche sostenibili rappresenta un passo verso questa visione.

Come praticare il turismo sostenibile: scelte concrete per un impatto positivo


Oggi non si tratta più di osservare passivamente, ma diventare figure attive e consapevoli nei confronti del turismo, con focus particolare sull’impatto delle proprie scelte. 

Praticare il turismo sostenibile significa adottare comportamenti responsabili in ogni fase del viaggio, come:

  • scegliere strutture che rispettano l’ambiente e valorizzano le comunità locali;
  • ridurre l’uso della plastica e degli sprechi, portando con sé borracce riutilizzabili, evitando confezioni monouso e privilegiando materiali biodegradabili;
  • supportare le economie locali, acquistando prodotti artigianali, mangiando in ristoranti a km zero e partecipando ad attività legate al territorio;
  • rispettare la cultura e le tradizioni dei luoghi visitati, evitando di trattare le destinazioni come semplici attrazioni turistiche, ma interagendo con la comunità locale in modo rispettoso.

Non si tratta più di consumare semplicemente un’esperienza, ma di partecipare attivamente alla vita del luogo, contribuendo alla tutela dell’ambiente e al benessere delle persone che vi abitano.

Friland: il turismo sostenibile come bussola

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Per chi cerca un’esperienza di viaggio immersa nella natura, lontano dal turismo di massa, Friland offre un’ottima soluzione per vivere il turismo in modo sostenibile.

Le casette nella natura Friland sono un rifugio perfetto per chi vuole:

  • vivere con ritmi più lenti, senza interferenze esterne e lontano dalla frenesia della città;
  • ridurre l’impatto ambientale, soggiornando in alloggi progettati per rispettare la natura circostante e alimentati a energia solare;
  • riscoprire il contatto con l’ambiente, grazie a sentieri, spazi verdi e panorami incontaminati.

In Friland, ogni scelta è orientata alla sostenibilità, per offrire un’esperienza intima e reale con la natura, in modo autentico e rispettoso.

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